Pierluigi Guercia e Gaetano Ricchiuti soci del Vespa Club Ceglie Messapica sono tra i partecipanti, dal 2 all’ 8 luglio 2023, della 36ª edizione della rievocazione storica per moto d’epoca “Milano Taranto“.

MILANO TARANTO: STORIA E MITO
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1️⃣1️⃣ 1955 L’ANNO DEI RECORD, 1956 L’ULTIMA EDIZIONE
di Piero Piliego
Parte con i migliori auspici la Milano Taranto del 1955. Le richieste di partecipazione superarono subito il numero massimo imposto, 355 furono i piloti alla partenza. Totalitaria fu definita la partecipazione dell’industria motoristica alla X edizione.
Purtroppo quello fu un anno drammatico che segnò l’inizio della fine in Italia e non solo, delle competizioni su strada aperta.
Numerosi furono quell’anno i centauri tarantini: Pedone Lorenzo, De Bellis Filippo, Vaccarelli Cosimo, Passantini Giovanni Picca Giovanni, Rizzo Biagio, Mazzilli Roberto, Ciraci Vito, Magno Pietro Catacchio Cosimo, Caroli Giuseppe, Ciraci Giuseppe, Dorme Vittorio, Ritelli Giulio, Di Somma Vincenzo, Superbi Francesco.
La competizione fu vinta da Bruno Francisci su Gilera, con una media record di 126,236 km/h. Ma la X edizione della Milano Taranto fu funestata da tre incidenti mortali: tra Faenza è Forlì la pioggia causò un incidente che costò la vita al pilota Angelo Montevecchi. Poco dopo Ancona fu il turno di Giuseppe Lattanzi, il quale perse la vita cadendo in uscita da una curva, proprio nel suo territorio. Al bivio di Nola un’altra curva fu fatale ad un altro corridore, Ermando Camilletti, portando a tre le vittime di quella edizione.
Gli incidenti alla Milano Taranto aprirono il dibattito sulla sicurezza delle competizioni motoristiche, compresa la Formula 1 e con l’eventualità di sospendere quelle in strada aperta.
L’anno successivo l’XI edizione della Milano Taranto si svolse comunque. Nel 1956 vinse Dario Basso su Gilera – Saturno, un “giovane campione” definito sulla stampa dell’epoca, alla media di 108,730 km/h, nettamente inferiore a quella dell’edizione precedente.
Nel pomeriggio del 12 maggio 1957, durante le fasi conclusive della XXIV Mille Miglia, una competizione analoga alla Milano Taranto, ma riservata alle auto, la Ferrari 335 S n. 531 condotta dal pilota spagnolo Alfonso de Portago e dal copilota statunitense Edmund Gurner Nelson, a causa dello scoppio di uno pneumatico, finì in un fossato schiantandosi sul ciglio sinistro, dove era assiepato molto pubblico. L’incidente provocò la morte degli occupanti della vettura e di nove spettatori, tra cui cinque bambini, oltre a numerosi feriti.
Questo drammatico incidente comportò la sospensione di tutte le competizioni motoristiche su strada aperta, compresa la Milano Taranto che era già in fase avanzata di realizzazione. Quella del 1956, la XXI fu quindi l’ultima edizione agonistica.
Nel 1987, grazie a Franco Sabatini, la Milano Taranto è tornata a vivere in forma rievocativa. Da allora non è più quindi una competizione in cui bisogna correre per una notte intera dando il massimo di sé e del proprio mezzo. Dal 1987 le moto d’epoca si danno appuntamento per la rievocazione storica a tappe di questa leggendaria corsa motociclistica che è anche un incredibile viaggio tra storia, cultura, paesaggi e gastronomia che parte sempre da Milano, per giungere sul Lungomare di Taranto dopo una settimana.